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Il 50% dei malati di cuore ha perdite di peso e tono muscolare

Cardiologia Redazione DottNet | 14/12/2017 20:07

L'allarme è stato lanciato alla conferenza della Society on Sarcopenia, Cachexia and Wasting Disorders (SCWD)

La malnutrizione è una condizione praticamente 'epidemica' nella popolazione anziana con malattie croniche e una prevalenza alta di perdita muscolare e di peso riguarda coloro che sono affetti da malattie cardiache, fino al 50%. Questo l'allarme lanciato alla conferenza della Society on Sarcopenia, Cachexia and Wasting Disorders (SCWD).

"I pazienti a cui dobbiamo prestare attenzione sin dalle prime fasi di malattia sono affetti da problemi renali, bronco-pneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), sono reduci da fratture e da eventi cardiaci acuti o cronici - dichiara il professor Maurizio Muscaritoli, chairman italiano della Conferenza e Presidente SINuC, Società Italiana di Nutrizione Clinica - ma dobbiamo iniziare a considerare la fragilità e la perdita di massa muscolare come una patologia e non solo come un fattore di rischio". Una prevalenza particolarmente alta è stata riscontrata in coloro che hanno patologie cardiache: "si tratta di una condizione frequente" aggiunge Stephan von Haeling, del Dipartimento di Cardiologia e Pneumologia dell'Università tedesca di Gottingen "con una prevalenza che va dal 20 al 50% nei pazienti con insufficienza cardiaca con una percentuale significativa nei soggetti con diagnosi di cardiomiopatia dilatativa. La perdita di muscolo mostra un andamento a cascata che può progredire sino alla cachessia, una sindrome da deperimento con perdita di peso, atrofia muscolare, stanchezza, debolezza e significativa perdita di appetito".

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Non sono migliori le prospettive di coloro che hanno subito un ictus: dati presentati alla conferenza, svoltasi a Roma, hanno evidenziato come il 20% dei pazienti sviluppi una sindrome da deperimento entro un anno dall'evento acuto.    Ma non si tratta di una condizione irreversibile,perlomeno se riferita all'invecchiamento. La notizia positiva è che invecchiare non è inesorabile e questi deficit possono essere efficacemente compensati. Il segreto è il movimento.

fonte: Society on Sarcopenia, Cachexia and Wasting Disorders

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